Il litorale di Alghero è conosciuto con il nome di Riviera del Corallo per i grandi banchi di corallo che colorano di tinte rosse le grotte e i fondali di questo angolo di Sardegna. Il corallo che popola il mare algherese è appartiene alla specie Corallium Rubrum, comunemente conosciuta come corallo rosso, considerato tra i più pregiati del mediterraneo.
La tradizione della pesca e della lavorazione del corallo ad Alghero ha origini antichissime. Pare infatti che già all’epoca dei Romani il corallo di Alghero venisse utilizzato per realizzare oggetti ornamentali come collane e monili.
Per lungo tempo il corallo è stato pescato con tecniche e mezzi rudimentali che hanno intaccato in parte il delicato ecosistema dei fondali marini. Oggi le tecniche di pesca si sono evolute e sono state ampiamente disciplinate con l’imposizione di rigidi controlli, volti a tutelare l’ecosistema marino.
Il corallo algherese è particolarmente rinomato per la sua compattezza e il caratteristico colore rosso intenso. Le sue lavorazioni sono diventate sempre più preziose ed elaborate e hanno permesso la nascita di una pregiata tradizione orafa che trasforma il materiale grezzo del fusto del corallo in gioielli preziosi e unici. Sono numerose le botteghe artigianali e le oreficerie nel centro di Alghero che lavorano il corallo e che affascinano tutti i visitatori della città.
È inoltre possibile visitare il MACOR (Museo del Corallo), ospitato all’interno di una bellissima villa Liberty alle porte del centro storico, che racconta il magico legame tra la città e questa preziosa risorsa per il nostro territorio.